Archivio Navale
Premessa
Oggi l’Italia è il paese leader al mondo nella costruzione di grandi navi da crociera, un’industria in continua crescita fiore all’occhiello del paese, ma poco nota al grande pubblico, sebbene il capitale fresco proveniente da armatori stranieri contribuisce non poco all’incremento del PIL italiano.
Ci sono delle ragioni storiche fondamentali: l’Italia, sia negli anni ’30 che negli anni ’60 del secolo scorso ha avuto la seconda flotta al mondo di transatlantici. E non si tratta solo di un record numerico, ma anche e soprattutto qualitativo. Difatti, col contrarsi del boom migratorio, gli italiani hanno inventato la nave da crociera, pensata cioè per fare del viaggio per mare un diletto e non una mera necessità di spostamento.
L’Italia però, per dirla con le parole di Corrado Augias (La Repubblica, 8 febbraio 2007), “per numerosi aspetti si avvicina al terzo mondo: del triste elenco fanno parte gli archivi storici”.
In Gran Bretagna, Francia, Germania, Stati Uniti ecc. si va orgogliosi della propria storia marinara e sono dunque innumerevoli gli archivi e le istituzioni dedite (col contributo dei fondi pubblici) alla tutela ed alla salvaguardia della documentazione archivistica relativa alla marina mercantile ed in particolare alle celebri navi di linea.
Non in Italia, dove non esiste un archivio istituzionale della marina mercantile e della cantieristica nazionale.
È per questo che, tra mille difficoltà, da ormai vent’anni continuiamo a cercare, acquistare, restaurare, catalogare e studiare migliaia di documenti, pubblicazioni, fotografie, piani ecc. con l’intento di metterlo a disposizione degli appassionati, dei ricercatori e degli storici di tutto il mondo e di mantenere vivo il ricordo di una tradizione e di una flotta che molti, non solo nel nostro paese, ritengono sia stata la più bella di tutti i tempi.

Riceviamo costantemente richieste da tutto il mondo relative alla storia di navi, cantieri, compagnie armatrici e per questo abbiamo deciso di investire un congruo quantitativo di risorse per mettere on line questo archivio e continuare a farlo crescere.

Si tratta di un’iniziativa privata, che quindi non gode di alcuna forma di sostegno pubblico (come invece accade all’estero), ma con questo sito si spera anche di poter attrarre un’attenzione istituzionale e possibilmente di avere alcuni sponsor che credano in questa iniziativa di salvaguardia di una pagina importante del nostro patrimonio storico.

Desistiamo per il momento dalle offerte straniere di rilevare questo archivio, considerato ormai un punto di riferimento internazionale, contando sul sostegno morale di chiunque apprezzi questa iniziativa.
Chiunque possa provvedere ad arricchire il database o segnalare errori ed integrazioni è il benvenuto.

L’Archivio

Si tratta essenzialmente di un archivio cartaceo, diviso in tre nuclei:

Fotografie
Opuscoli e pubblicazioni pubblicitarie coeve
Documenti tecnici

L’archivio fotografico è costituito da circa 30.000 immagini, in prevalenza d’epoca, negative su lastra di vetro o pellicola, diapositive, fotocolor e stampe originali. Le più antiche risalgono alla metà dell’Ottocento e ritraggono i primi piroscafi a ruota. Oltre ai cosiddetti “formal portraits” e le immagini istituzionali degli interni, l’archivio raccoglie qualsivoglia immagine relativa alla vita della nave. Salvo i casi di immagini molto rare, il materiale raccolto è sempre di primissima qualità in termini di nitidezza, composizione e originalità del soggetto.

10.000 pubblicazioni d’epoca, opuscoli, poster e locandine, libri commemorativi, depliant, disegni tecnici di cantiere e piani delle sistemazioni passeggeri relativi a navi, società di navigazione e cantieri costituiscono l’altro nucleo dell’archivio cartaceo. Sono quasi sempre opere d’arte grafica di notevole interesse, spesso firmate da grandi artisti, in alcuni casi autentici capolavori di impareggiabile grafica pubblicitaria.

I documenti tecnici possono contenere piani nave originali (come i disegni di cantiere del Rex, probabilmente l’unica copia giunta fino a noi), leggi e decreti, anche ottocenteschi, azioni (da quelle della prima società di navigazione transatlantica di Rubattino del 1852), specifiche tecniche, libri registro con le posizioni dei piroscafi, tabulari di cantiere, studi di fattibilità anche di navi non realizzate.

Il target finale, di poter digitalizzare e restaurare in modo professionale e rendere disponibile on line un complesso di circa 100.000 file immagine, è ben lontano dall’essere raggiunto, ma l’intento è quello di proseguire con tenacia e costanza nell’opera e arricchire costantemente l’archivio e il sito, soprattutto se, come auspichiamo, ci sarà un riscontro positivo da parte del pubblico a questa inziativa. Al momento è possibile accedere ad un numero di immagini di navi attraverso l’elenco alfabetico.
scaffale con piani originali del Rex



i piani di consegna originali del Rex